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Dall'Estonia alla Macedonia, la storia recente di 15 nazioni e della loro transizione dal comunismo sovietico all'autonomia. Per alcune la fase si è conclusa positivamente, con un trionfale ingresso nell'Unione Europea, altre sono rimaste intrappolate in una sorta di limbo, distrutte da politiche nazionaliste, guerre o genocidi, oppure fortemente indebolite da una situazione di endemica corruzione. Il libro esamina gli effetti del cambiamento che ha avuto inizio con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Osserva il processo di costruzione di uno stabile stato democratico, e la loro integrazione con gli organismi internazionali. Molti di questi paesi sono stati attivi partecipanti all'occupazione dell'Iraq. Nella loro politica hanno assistito a una divisione tra vincitori e vinti. Tutti stanno muovendosi contemporaneamente verso democrazia, unità e prosperità, e al tempo stesso verso le divisioni interne, la corruzione e l'ineguaglianza sociale ed economica. Padraic Kenney traccia un ritratto di questa fase di transizione e degli esiti che sta dando, spiegando i conflitti in atto, quelli che sembrano voler riesplodere da un momento all'altro (uno fra tutti, quello dei paesi dell'ex Jugoslavia), e le implicazioni sociali che sono alla base del delicato tema dell'emigrazione.